domenica 17 giugno 2012

SORDOMUTI E ATTIVITA' SPORTIVA

Per capire come l'attività motoria possa aiutare i sordomuti bisogna prima capire la personalità del soggetto sordomuto. Il sordomuto è molto vigile e attento, le sue manifestazioni esterne sono rivolte sempre all'ambiente esterno e ciò nasce dall'esigenza di capire il più possibile ciò che succede intorno a lui. Egli dimostra una grande socialità che è giustificata dalla continua ricerca in se stesso di avvicinarsi il più possibilità alla normalità. Tuttavia i gesti e la mimica che egli pone nell'azione di relazione con gli altri lo fa apparire goffo nei movimenti che compie per esprimersi.
 L'attività motoria riveste un ruolo molto importante nel sordomuto. Bisogna prediligere giochi di coordinazione, giochi ordinati con o senza palla, esercitazioni ginnastiche e preatletismo  generale poiché queste forme di attività motoria sono svolte in forma globale e abbracciano tutto il lato fisico del sordomuto, l'importanza di questa forma di attività motoria risiede appunto nel fatto che questi soggetti sono sempre in uno stato continuo di agitazione muscolare e nervosa  (giustificato dal motivo che si preoccupano di essere continuamente attenti alla vita che si svolge attorno ad essi, che coinvolgono non solo la mimica, ma tutta la persona). Lo scopo educativo del movimento ha motivo di essere tale in considerazione del fatto che questi necessitano di essere educati ad azioni coordinate di cui possono beneficiare anche nella vita sociale. A causa dell'agitazione psico-motoria sono importanti anche attività di rilassamento e di percezione del corpo. Infine la ginnastica respiratoria che tonifica i muscoli costali, indispensabile in quanto i sordomuti li hanno scarsamente allenati data la loro limitata fonazione.

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