lunedì 18 giugno 2012

IL RUOLO DEL GIOCO NELLO SVILUPPO SOCIALE E COGNITIVO DEL BAMBINO SORDO

Il gioco ricopre un ruolo chiave per il raggiungimento di un positivo sviluppo psicosociale nei bambini sordi, come dimostrano diverse ricerche.
Tra le prime ricordiamo quella condotta da Higginbotham e Baker nel 1981. Gli autori hanno realizzato uno studio comparativo su bambini sordi e udenti di età compresa tra i 47 e i 66 mesi concludendo che i bambini sordi, rispetto ai bambini udenti, dedicavano meno tempo alle attività di gioco cooperativo e significativamente più tempo alle attività di gioco solitario. Inoltre, la quantità di tempo dedicata al gioco solitario era di gran lunga maggiore rispetto a quella dedicata allo stesso da parte dei bambini udenti di età inferiore.
I risultati di questo studio è probabile siano riconducibili non alla sordità in sé, ma alle difficoltà comunicative e alla carenza di competenze sociali che non consentivano interazioni ottimali da parte dei bambini sordi.
Studi successivi confermano questi primi risultati. In particolare, Vandell e Gorge misero a confronto il gioco in diadi composte da bambini sordi con il gioco in diadi composte da coetanei udenti.  I risultati mostrarono che i bambini sordi iniziavano le interazioni di gioco in misura maggiore rispetto ai pari udenti. Tuttavia, questi ultimi rispondevano alle richieste di gioco da parte dei loro compagni nel 75% delle volte, mentre i primi solo nel 40% circa. Gli autori attribuirono tali risultati al fatto che i bambini sordi non fossero consapevoli, non si accorgessero, dei tentativi di richiesta di gioco da parte degli altri bambini.

I bambini sordi, utilizzando sistemi di comunicazione per i quali lo spazio visivo è fondamentale, spesso falliscono nel rispondere a gesti o segni quando i loro occhi sono "attratti" dagli oggetti del gioco. Infatti, essi sperimentano la difficoltà di dividere l'attenzione tra le richieste dei pari e l'attività di gioco. In particolare, quanto più essi vengono assorti in tale attività, la conversazione, così importante nel gioco di tipo cooperativo e parallelo, viene spesso dimenticata.
Mentre i bambini udenti hanno la possibilità di ascoltare e rispondere simultaneamente e contestualmente al gioco, sviluppando così la competenza sociale, i bambini sordi devono scegliere di dedicarsi ad una attività per volta. Vi può essere pertanto una diminuzione dell'interazione con i pari nel momento in cui il bambino intraprende una attività di gioco.

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