Per
comprendere meglio il mondo del Silenzio presento due realtà: l’una di persona
che si accetta nella sordità, l’altra la sfugge e combatte.
Credo che
abbiate udito o letto la parola eutonologia. Studia la scienza di «star
bene nella propria pelle». Proposta dal filosofo e biologo Henri Laborit, nonno
di Danielle, sorda, attrice e autrice del libro autobiografico Il grido del
gabbiano. Molti sordi dalla nascita o divenutili durante lo sviluppo
chiedono alla società di maggioranza d’essere compiutamente nella propria
pelle. Molti incontrano difficoltà in questo, anzi gli divienta impossibile. Ci
sono genitori che, già nei primi mesi di vita del piccolo, decidono per
l’impianto cocleare. Agli impiantati (pare) venga limitata l’attività sportiva
competitiva, talvolta anche ludica, attraverso la quale, molti di loro, entrano
in relazione con i coetanei udenti riportandone gratificazione. Sono bambini
impediti a divenire se stessi.
La sordità
grave o meno grave conduce alla complessività psicologica, ad una rielabotazione
dell’Io.
C’è la
persona sorda che non si accetta, non perché soffre la disabilità sensoriale,
ma perché si ritrova inconsiderata nella società o gruppo professionale o
amicale. Ecco che il tutto si sposta nell’accettarsi ed essere accettato.
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